Ue: sì al mercato digitale comune
Con l’aumento della circolazione di contenuti sul web, la Commissione europea pensa ad una semplificazione delle leggi sui diritti d’autore.
Un’iniziativa che coinvolge sia proprietari intellettuali che acquirenti. Fra i principali obiettivi una maggiore trasparenza, controlli più intensi e burocrazia più snella. Secondo i firmatari di questa proposta, i titolari di diritti sarebbero più tutelati e i consumatori avrebbero accesso a contenuti culturali più ricchi. Fra le categorie che interessano questo progetto c’è sicuramente la musica. Negli ultimi anni il download ha di gran lunga superato il vecchio mercato dei compact disc. Fra i primi siti c’è Itunes che dal 2003, anno della sua nascita, ad oggi ha venduto dieci miliardi di file musicali. Seguono Amazon, 7Digital, HMV e Tesco.
“Le nuove tecnologie digitali offrono grandi opportunità ad autori, consumatori e imprese” dice la Commissione. Ciò nonostante, alcune società di gestione collettiva faticano ad adattarsi alle leggi straniere. “È necessario dare vita a un mercato unico digitale europeo che sia al servizio di autori, consumatori e fornitori di servizi”, spiega Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e fra i primi firmatari di questa proposta. “Così -conclude Barnier- aumenteranno gli investimenti nelle attività creative e nell’innovazione, che a loro volta porteranno ad un aumento di crescita e competitività.” Intanto non si registrano commenti da parte di case discografiche o società proprietarie di diritti di autore.
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